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Rif: 78 |
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CITTA' DI LECCE |
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Referente: |
amediaservice |
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Indirizzo: |
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Città: |
Lecce |
Cap: |
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Provincia: |
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E-mail: |
info@amediaservice.it |
Sito web: |
http://www.amediagroup.it |
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ALTRE FOTO ¬ |
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DESCRIZIONE ¬ |
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Lecce è rinomata come “signora del Barocco” per lo stile inconfondibile che caratterizza questa città d’arte. Di notevole valore è il patrimonio architettonico riferito ai secoli diciasettesimo e diciottesimo.
E’ nel ‘600 che sorgono la maggior parte degli edifici religiosi e civili, caratterizzati da un tipo singolare di architettura e scultura che non trova esempi in nessuna altra parte del mondo: il barocco leccese, che sembra aver completamente trasformato l’immagine di Lecce sino a caratterizzarla al punto tale che, da allora in poi, risulta difficile riconoscere i segni urbani delle stratitificazioni precedenti. Sfruttando le possibilità decorative offerte dalla pietra leccese - un calcare omogeneo e compatto, facile da lavorare grazie al certosino lavoro di abili scalpellini -, si è dato origine a degli autentici capolavori da sembrare merletti o gioielli in filigrana.
Il barocco leccese è tipico per l’elegante compostezza delle forme rinascimentali e la ricchezza degli elementi decorativi: balaustre, trafori, colonne tortili, nastri di fiori e frutta svolazzanti, che traggono ispirazione dalla cultura agricola contadina e dai motivi classici del mondo colto.
Quest’arte che si è sviluppata nel tempo grazie ad una tradizione artigiana floridissima si è diffusa anche nelle costruzioni minori fino ad interessare le abitazioni più modeste. I maestri maggiori furono Gabriele Riccardi e Francesco Antonio Zimbalo, ancora misurati e prossimi al classicismo cinquecentesco, Giuseppe Zimbalo detto lo Zingarello – il più fastoso e sfrenato, Cesare Penna scultore di elegante sensibilità, Achille Carducci e Giuseppe Cino che moderano l’esuberanza decorativa in forme più eleganti ed aggraziate
Anche il settecento è un secolo fervido per l’attività edilizia. Infatti: continuano a costruirsi chiese e palazzi e tra gli architetti che godono la maggiore considerazione dei committenti occorre citare Emanuele e Mauro Manieri, artefici di numerosi e scenografici palazzi.
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