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09/09/2013 |
COMIC MOVIE- IN USCITA NELLE NOSTRE SALE A SETTEMBRE |
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Per vendicarsi di un pesce d'aprile ricevuto da un ragazzino esperto d'informatica, due adolescenti decidono di rimpinzargli il computer di virus. Ma come sottrarre dalla sua stanza l'agognato portatile? Facile, basta distrarre il saputello con una sfida: trovare in rete, prima che scompaia del tutto, un fantomatico film bannato in tutto il mondo. Da un motore di ricerca ad un altro, tra inaspettate minacce e complotti criminali, emergono i tredici segmenti che vanno dall'episodio vero e proprio fino all'irriverente spot pubblicitario. Innegabile che alla base di un'operazione come questa si agitino i fantasmi di decenni di commedia demenziale americana. Se il modello verso il quale si tende, almeno per quanto riguarda l'impaginazione, rimane quello del glorioso e ineguagliato Ridere per ridere, diretto da John Landis, ma scritto dal trio Zucker-Abrahams-Zucker, gli oltre trentacinque anni trascorsi hanno lasciato solchi facilmente rintracciabili. A partire proprio dai fratelli Peter e Bobby Farrelly - che qui guidano la ciurma dei diversi registi - a Judd Apatow e soci fino ad una comicità televisiva masticata e riscritta da internet, Comic Movie ha assorbito modelli e tendenze, facce e tempi, intercettando il gusto del pubblico per la gag fulminea e escrementizia in cui l'irriverenza e la parodia di ieri cedono il passo al riferimento sessuale continuo così come ad un'idiozia sempre più coatta. Ibrida come tutte le pellicole dirette a più mani, ad episodi riusciti si alternano altri deprimenti, quest'antologia del buonumore volutamente scorretto è inoltre una lunga parata di star hollywoodiane ritratte a corda libera. Perfettamente a loro agio Kate Winslet e Hugh Jackman nell'episodio apripista e altrettanto accordati Liev Schreiber e Naomi Watts, abbastanza sfocato, invece, Richard Gere nel frammento dedicato ad un lettore MP3 dalle fattezze femminili; divertente anche Gerard Butler nei panni di due gnomi fratelli così come Uma Thurman nel ruolo di una Lois Lane che, lasciatasi con Superman, va ad un appuntamento al buio con Batman e Robin. Va ad Halle Berry, comunque, il premio per il ruolo più estremo, un altro incontro al buio si trasforma in una forsennata sfida a "obbligo e verità" con tanto di tatuaggi osceni e chirurgici cambiamenti di fisionomia. Nel complesso giudicabile come un film da dimenticare, Comic Movie non cerca né l'approvazione del pubblico né il placet della critica. E in questo trova la sua forza.
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