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18/05/2013 |
Accedi | Registrati Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe- In un mondo dipinto con i toni della graphic novel, Hansel e Gretel sono avventurieri protagonisti di un film mediocre |
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due fratelli Hansel e Gretel, svegliati nel cuore della notte e abbandonati nel bosco dal padre, finiscono nella casa di una strega che intende cucinarli. Con fortuna ed abilità riescono non solo a fuggire ma anche ad uccidere la strega in questione. Quest'episodio trasforma la loro vita, che da quel momento in poi i due decidono di dedicare alla lotta alle streghe, diventando in pochi anni i più noti e abili cacciatori del campo. Così bravi da essere chiamati a risolvere un problema grosso in un paesino particolarmente infestato. Tra i molti modi di gestire la parentela obbligata con la favola di riferimento, Tommy Wirkola sceglie di usarla come base, assunto da riportare fedelmente per poi raccontare, con l'atteggiamento geek, analitico e indagatorio tipico del cinema contemporaneo, cosa sia successo dopo la storia nota (e indirettamente cosa l'abbia causata). Dunque, sbrigata in fretta, ancor prima dei titoli di testa, la pratica del tributo alla prima parte del titolo, Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe, si muove di corsa verso la seconda parte del titolo e verso le proprie scelte d'adattamento. I due fratelli sono cresciuti come avventurieri e si muovono in un mondo dipinto con i toni della graphic novel. Le scelte di messa in scena sono infatti tutte incanalate verso la stilizzazione di personaggi e ambienti, con un gusto particolare per l'anacronismo controllato. Come tipico di una certa tipologia di fumetti anche il film di Wirkola immagina una versione adatta all'epoca di idee, malattie, tecnologie e abbigliamenti moderni. Come in una storia steampunk seicentesca ci sono fucili, grammofoni, giubbotti dal taglio contemporaneo, diabete curato con iniezioni e altri dettagli anacronistici che raccontano come il blockbuster hollywoodiano contemporaneo cerchi, anche quando svincolato da debiti d'ispirazione, di rifarsi all'universo dei fumetti e in particolare a quello delle graphic novel (fenomeno esploso negli anni '80 e '90, quando la gran parte della classe realizzativa hollywoodiana di oggi era nell'età giusta per esserne il target), reimmaginando un passato filtrato dallo stile e dalla moda moderni. Peccato che Wirkola non abbia l'occhio giusto per il compito o anche solo l'abilità e la capacità di appoggiarsi a collaboratori che l'abbiano. Proveniente da Dead snow, horror norvegese in cui nazisti zombie appena scongelati assalgono turisti di località sciistiche, il regista sembra non essere riuscito a passare ad un livello superiore in quanto a stile e sofisticazione. Hansel & Gretel - Cacciatori di streghe grida infatti approssimazione ad ogni inquadratura e stacco di montaggio (il comparto di gran lunga peggiore, capace di rendere stranianti i campi/controcampi delle conversazioni e, cosa ancor più grave visto il genere, poco comprensibili le sequenze d'azione), il film sembra tornare serio solo quando si tratta di mettere in scena momenti splatter. Anche la componente sulla carta più interessante ed originale, ovvero il fatto di avere una coppia uomo/donna dalla fortissima carica sessuale (basterebbe solo la presenza eccezionale di Gemma Arterton) che intrattiene un rapporto stretto e sentimentale eppure casto e fraterno, viene sprecata, preferendogli la separazione dei personaggi per più consuete e stereotipiche avventure (sessuali per l'uomo, sentimentali per la donna) con personaggi terzi. Nella mediocrità generale purtroppo finisce per incidere poco l'ottimo lavoro fatto sulla resa tridimensionale del film.
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