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24/11/2012 |
CINEMA: 4° CAPITOLO DI STEP UP |
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Miami, quartiere popolare della città. Sean è il capo della misteriosa banda The Mob, che organizza flashmob nelle zone più esclusive della città per attirare l'attenzione della gente e tentare di diventare famoso. Il ragazzo incrocia la strada con la bella Emily, che è arrivata in città per coronare il suo sogno di diventare una ballerina professionista. Però Emily è anche la figlia dello speculatore edilizio che ha deciso di radere al suolo i luoghi storici di Miami per costruire edifici e hotel sempre più esclusivi. L'amore della danza dei due giovani si legherà quindi col movimento di protesta di chi non vuole perdere le proprie radici. Quarto film della fortunata saga danzereccia cominciata da Channing Tatum, Step Up Revolution possiede le stesse coordinate dei precedenti, aggiornate ovviamente al setting esclusivo di Miami e alle musiche sempre più tecno della colonna sonora. Nuova ambientazione, nuovi protagonisti, scene di danza sempre più scatenate. Il film dunque, come i precedenti, alterna momenti di recitazione e storia piuttosto approssimativi con le scene coreografate che invece sono davvero mirabolanti, e costituiscono ovviamente il motivo primario della produzione. Meglio quindi guardare con il dovuto distacco i due giovani protagonisti Ryan Guzman e Kathryn McCormick quando tentano di recitare, e ammirarli invece quando muovono i loro passi di danza scatenati. Step Up Revolution non è un prodotto originale, non ha una sceneggiatura sviluppata con efficacia, ma quando spinge l'acceleratore sulla musica e sul ballo, allora conquista il pubblico. La scena di flashmob iniziale è molto accurata, così come tutte le altre fino a un finale pirotecnico e decisamente coinvolgente. Cinema per ragazzi, magari anche troppo superficiale nella costruzione narrativa e nella delineazione dei personaggi, ma sorprendentemente efficace quando deve intrattenere. Il regista Scott Speer, esordiente al cinema, ha giustamente puntato sul ritmo del montaggio e la qualità della colonna sonora, oltre ovviamente alle acrobazie degli straordinari ballerini. Sotto questo punto di vista, Step Up Revolution colpisce nel segno, come i precedenti.MM
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